Il ritorno di Peirano: «Il Carnico? Entusiasmo, leggerezza e calore»

di MASSIMO DI CENTA

Toh, chi si rivede! Giancarlo Peirano torna nel Carnico sulla panchina della Stella Azzurra.

Mister, bentornato nel calcio della montagna.
«Ho deciso di tornare per diversi motivi. Diciamo che il “richiamo” del Carnico ha riacceso in me la miccia e credo di non aver ancora concluso il mio tempo in questo campionato che tanto mi ha dato, ma che sono sicuro ancora mi può dare in entusiasmo, leggerezza e calore. Infine, perché, anche se non sembra, ho superato i 55 anni e sinceramente allenare d’inverno mi incominciava a pesare. Sarà l’età…».

Come è maturata la decisione di accettare la panchina della Stella Azzurra?
«Prima di dire sì alla Stella Azzurra, ho incontrato Valentino Corvietto, presidente dell’Edera dove ho mosso i miei primi passi (e che passi: tre campionati e due promozioni dalla Terza alla Prima, ndr). All’inizio ero entusiasta di tornare ad Enemonzo, poi alcuni problemi di salute, fortunatamente risolti, e la reale lontananza, visto che risiedo a Trivignano Udinese, mi hanno fatto rinunciare. A febbraio inoltrato, poi, la telefonata di Denis Urbani, presidente della Stella Azzurra. L’ho incontrato e da subito è nata una sintonia, tant’è che la sua voglia di far bene mi ha contagiato e non è stato affatto difficile accettare l’incarico».

Gemona sarà un ambiente nuovo per te. Partirai da zero, insomma.
«Alcuni giocatori li conosco, ma è chiaro che imparerò a conoscerli tutti soprattutto durante la preparazione. Chi è rimasto dallo scorso anno è convinto di poter far bene. A quelli rimasti si sono aggiunti volti nuovi: parlo di Daniele Passera, centrocampista proveniente dalla Tarcentina, Leoner Cucchiaro, laterale dalla Val del Lago, Francesco Dal Pont, difensore dalla Gemonese e altri giovani usciti dalle juniores di Gemonese, Tarcentina e Arteniese».

Quali obiettivi si pone la Stella Azzurra?
«Entusiasmo ed ambizioni non mancano e il progetto che abbiamo condiviso è triennale. Chiaramente vincere non è mai facile, anche nel Carnico, ma ci proveremo con impegno, dedizione e soprattutto con la voglia di divertirci. La fortuna farà il resto…».

 

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