di MASSIMO DI CENTA
Sandro Beorchia e la sua Ovarese si apprestano a vivere insieme l’ennesima avventura. Il tecnico interpreta il suo ruolo in maniera come sempre molto pragmatica, consapevole dei limiti e dei margini di miglioramento della sua squadra.
Allora, Sandro, che novità ci sono nella tua Ovarese?
«La rosa è stata confermata e le uniche novità sono relative all’attacco – risponde -. Davide Boreanaz ha preferito cercare nuovi stimoli con un’altra maglia (quella del Villa, ndr). A rinforzare il reparto offensivo è arrivato Emanuele Bearzi che ha portato con sé un carico di entusiasmo già evidente dai primi allenamenti».
Si punta quindi sul prodotto a chilometri zero?
«Direi di sì, la società ha confermato la volontà di portare avanti un progetto alla base del quale ci sono giocatori giovani e, diciamo, del territorio. Sono stati confermati in prima squadra diversi ragazzi che la scorsa stagione hanno esordito nella Coppa Carnia, completando così la rosa della squadra. E del resto le alternative non sono molte, meglio quindi sfruttare le risorse interne, anche per dare un senso al lavoro svolto nel tempo a livello di settore giovanile».
Che effetto ti fa ricominciare in maniera “normale” dopo il periodo di stop dovuto al Covid?
«Per quanto mi riguarda sono molto contento per tutto il movimento. Il Carnico è mancato un po’ a tutti, questo penso di poterlo dire con assoluta certezza, sapendo che il mio pensiero potrà essere condiviso da tutti quelli che fanno parte di questo mondo, anche se, per certi versi, la mia idea di Carnico è un po’ distante da quello che purtroppo vedo oggi. Alla base rimane il divertimento, ma noto con dispiacere che l’attaccamento alla maglia ed al territorio va sempre più scemando. In questa maniera le società si trovano sempre più in difficoltà ad allestire la squadra».
Che traguardi può raggiungere la tua squadra?
«La società mi ha chiesto di lavorare in serenità, senza nessuna pressione, chiedendo solo serietà ed impegno e su questo posso garantire fin da adesso. Il campionato dell’Ovarese sarà tosto, dovremmo dare il massimo per cercare di mantenere la categoria. Sono comunque fiducioso perché la base formata dai giocatori storici è molto solida e di qualità, gente capace di trasmettere quello spirito di “non mollare mai” che ci ha sempre contraddistinto. Già dai primi allenamenti ho potuto constatare questa voglia che c’è, da parte di chi è qui da tanti anni di saper interpretare il ruolo di trascinatore».
Un tuo messaggio?
«Buon Carnico a tutti!».
TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)