Marangoni: «Campagnola significa entusiasmo, passione e voglia di Carnico»

di MASSIMO DI CENTA

Può finalmente iniziare l’avventura di Massimo Marangoni sulla panchina del Campagnola.
«Intanto ringrazio la società per avermi ricercato e ridato fiducia dopo il 2020, quando avrei dovuto allenare la squadra ma si è messa di mezzo la pandemia – dice il tecnico della formazione gemonese -. Ho ritrovato un ambiente con grande entusiasmo, passione e voglia di Carnico, davvero coinvolgenti».

A proposito di società, ci pare che ti abbiano messo a disposizione un buon organico.
«Gli arrivi sono parecchi: Di Monte dal Villa e Pellizzotti dall’Ancora in porta. Poi Gimmi Forgiarini e Ludovico Copetti dall’Arteniese, dal cui giro arrivano anche Francesco Turrin e Nicola Venchiarutti. Giuseppe Boccagno, che arriva dall’esperienza al Glemone, Nicola Conte, Cristian Casco, l’ex Colloredo Marko Ilic, Mattia Paolucci, che ha un passato in serie professionistiche, Luca Vicenzino dagli Amatori Jalmicco, Stefano Rinaldi dal Sedegliano e Daniele Iob, che non ha bisogno di presentazioni, sono tutti gli altri. A questi nuovi si aggiunge il gruppo storico del Campagnola a cominciare da capitan Zanin, Giorgis e Piu. Unica eccezione Belgrado, che è tornato ad Arta».

Dai nomi si direbbe che potresti avere le giuste ambizioni, sei d’accordo?
«La squadra è praticamente nuova, quindi ci sarà tanto da lavorare. Abbiamo cominciato il 14 marzo e stiamo lavorando bene, perché vedo impegno e grande abnegazione. Poi, naturalmente, sarà il campo a dare le risposte che tutti ci auguriamo positive. La Società è molto ambiziosa, quindi a livello di gruppo abbiamo il dovere mettercela tutta, consci del fatto che per molti di noi, me compreso, è un campionato nuovo, ci si dovrà ambientare e il tempo non è molto. Faremo la Coppa Carnia con tanto entusiasmo e ci servirà per fare un po’ di rodaggio. Con i tre punti in palio le motivazioni sono diverse e potrò iniziare a vedere il reale spessore dei giocatori».

Intanto Massimo, si ricomincia e questa è già una splendida notizia. Quali sono le tu sensazioni in generale?
«La speranza mia, e credo di tutti, è quella di una stagione bella, quella della ripartenza, quella di battagliare in campo e poi di ritrovarsi al terzo tempo tutti insieme, finalmente, come è sempre stato per tradizione nel nostro meraviglioso campionato»

A livello tecnico cosa dici delle rivali nella Seconda categoria?
«Dopo due anni di stop è difficile indicare favorite. Le incognite e le sorprese potrebbero essere molte. Diciamo che non sarei sorpreso di trovare nelle posizioni di testa la Viola e il Ravascletto, ma alla lunga credo che comunque emergeranno quelle squadre che hanno mantenuto, oltre alla cifra tecnica, un’identità precisa di squadra».


TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI

Ugo Da Rin (Sappada)
Raffaele Agostinis (Illegiana)
Mario Chiementin (Cavazzo)
Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)

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