Amichevoli con la neve: pazzia o passione?

di MASSIMO DI CENTA

No no, quello che vedete nell’immagine di copertina non è una fase del campionato islandese o norvegese. Siamo molto più semplicemente a Piedim, dove Arta e Ravascletto hanno disputato un’amichevole. E vedendo quell’immagine ci si potrebbe domandare: pazzia o passione? Mah, forse tutte e due, anche perché spesso la passione fa commettere pazzie. In questo fine settimana in cui la neve ha fatto la sua ricomparsa, erano previste tante amichevoli e siamo sicuri che si sono regolarmente disputate. Magari facendo imbestialire gli addetti alle manutenzione dei campi, ma la voglia di calcio è davvero tanto. Ce lo confermano gli allenatori che già dalle prime sedute hanno colto questo fervore agonistico intrappolato da due anni che difficilmente dimenticheremo. La Coppa Carnia dello scorso anno (con tutto il rispetto per chi l’ha organizzata, per chi l’ha vinta e e per chi vi ha partecipato), ha avuto sulla voglia di calcio lo stesso impatto che potrebbe avere un grissino a chi non mangia da un mese… Una voglia dimostrata dagli allenatori, che rischiano in questi incontri giocatori non ancora pronti e campi sui quali la primavera deve ancora apportare i suoi benefici. Una voglia dimostrata da giocatori, che arrivano da lavoro a gara già iniziata e si cambiano alla velocità della luce ed altri che nel bel mezzo della contesa corrono sotto la doccia per andare a lavorare. Se ancora ci fossero dubbi che il Carnico è mancato, beh, questa è la prova inconfutabile che è mancato. E tanto. Con giornate così, probabilmente, si berrà qualche birra in meno al chiosco (eh sì, perché i chioschi sono aperti) ma si riparlerà di calcio e stavolta non a bocce ferme, ma bocce che tra un po’ inizieranno di nuovo a rotolare. Insomma, signori: si ricomincia!

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