di MASSIMO DI CENTA
Riparte praticamente da zero il Verzegnis che Maurizio Colosetti si appresta a guidare nel Carnico 2022. Un esordio, quello di Colosetti, che sarebbe dovuto avvenire già lo scorso anno, ma poi la società decise di non iscriversi alla Coppa Carnia. Quella Coppa che il tecnico, quest’anno, cercherà di sfruttare per riabituare i suoi al clima partita.
«In effetti è così – conferma -. Il lungo stop influirà sicuramente dal punto di vista fisico e bisognerà assolutamente farsi trovare pronti. Chi lo scorso anno ha potuto giocare parte comunque da una base diversa. Sto cercando di fare una preparazione graduale, che tenga conto di questo fattore, ma allo stesso tempo mi garantisca uno stato di forma accettabile. Per questo, dopo una serie di amichevoli, sarà necessario valutare la condizione generale con i punti che la coppa mette in palio. Quando si gioca per il risultato cambiano le motivazioni, naturalmente, e aumenta il dispendio fisico e mentale».
Come è maturata la scelta Verzegnis lo scorso anno?
«Mi ha coinvolto Gianni De Sandre, persona che stimo tantissimo. Quando mi ha cercato, insomma, non potevo dirgli di no!»
Si parla di molti volti nuovi in organico. Confermi?
«In effetti sono arrivati in tanti e questo mi offrirà buone possibilità di scelta. I nomi? Partiamo: Damiano Fedele, Mirco Frezza, Dimitri Righini, Roberto Larese, Federico Giuliattini, Marco Missana, Davide Fior, Daniele Gabrielli, Riccardo Fachin, Andrea Treu, Max Casasola, Donato Del Vecchio e i fratelli Anthony ed Enzo Alberganti. Un bel mix fra elementi giovani ed esperti, che si si aggiunge a quelli rimasti del gruppo storico».
Con una squadra quasi completamente nuova, ci sembra difficile poter parlare di obiettivi.
«Se parliamo di risultati, sì. Ma il primo obiettivo sarà quello di ricompattare l’ambiente. Non è semplice, dopo le sedute di allenamento fatte finora e qualche amichevole intuire le potenzialità della squadra. Credo che bisognerà crescere partita dopo partita, cercando di vincerne qualcuna, perché le vittorie aumentano l’autostima e danno fiducia. Diciamo che una Coppa Carnia dignitosa ed una salvezza tranquilla in Seconda possono essere, al momento, obiettivi sui quali puntare».
E Maurizio Colosetti come si riavvicina al Carnico?
«Credo di poter esprimere un pensiero che è di tutti: c’è una grande voglia di normalità. Il Covid ha segnato le nostre vite in qualche modo, ha cambiato qualcosa dentro ognuno di noi, anche le scelte meno importanti, come quella di decidere se giocare a pallone o no. Parlando in giro mi è parso di capire che molte squadre avranno problemi di numeri ed era inevitabile».
In molti si lamentano per questa incertezza che regna attorno a formula e calendari. Tu cosa ne pensi?
«In effetti a pochi giorni dal via non c’è molta chiarezza a livello di decisioni. Ma io non sarei tanto critico, nel senso che non deve essere semplice riorganizzare il tutto. Ecco, diciamo che tutto l’ambiente, dalle squadre agli organi federali, si sta riorganizzando».
TUTTE LE INTERVISTE AGLI ALLENATORI
Maurizio Romanin (Ardita)
Luciano Princi (Tarvisio)
Alberto Copetti (Viola)
Lucio Rapposelli (Amaro)
Massimo Marangoni (Campagnola)
Ugo Da Rin (Sappada)
Raffaele Agostinis (Illegiana)
Mario Chiementin (Cavazzo)
Max Brovedani (Edera)
Sandro Beorchia (Ovarese)
Marco Fabris (Pontebbana)
Franco Romano (Lauco)
Giacomo Di Bello (Paluzza)
Cristian Gobbi (Arta Terme)
Ivan Gressani (Velox)
Maurizio Talotti (Audax)
Francesco Marini (Real)
Giuliano De Conti (Comeglians)
Andrea De Franceschi (Ravascletto)
Stefano Maggio (Velox U23)
Claudio Fortunato (Val Resia)
Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
Gilberto Buzzi (Mobilieri)
Alberto Brollo (Fusca)