La Stella Azzurra resta solo al comando della Terza

STELLA AZZURRA – ARDITA 2-0

GOL: pt 29’ Urbani, 34’ Pecoraro.
STELLA AZZURRA: Forgiarini, Venturini, Dal Pont, (45’st Santarossa), Pugnetti, Cucchiaro, Baron (8’st Zekiri), Cantin (8’st Sbaizero), Missoni, Urbani (8’ st Cariolato), Pecoraro (39’ st Colaone), Passera. A disposizione: Saveri, Boria, Goi e Luca Romanin. All. Giancarlo Peirano.
ARDITA: Manuel Ferrari, Metaj, Alex Romanin, Gianluca Ferrari, Bassanello, Bertoldi (14’ st Angelo Romanin), Durigon (25’st Patrick Romanin), Boscariol, Della Pietra (34’ st Manuel Romanin), Carrera, Pallober. A disposizione: De Franceschi, Petri, Marcuzzi, Thomas Romanin, Tamussin, Restifo.  All. Maurizio Romanin.
ARBITRO: Mazzocut di Pordenone.
NOTE: ammoniti Durigon, Venturini, Pugnetti, Colaone. Angoli 9 a 5 per la Stella Azzurra.

di MASSIMO DI CENTA

Sesta vittoria di fila per la Stella Azzurra, che approfittando del pareggio del Bordano vola al comando solitario in Terza Categoria. È una vittoria importante quella dei ragazzi di Peirano, perché ottenuta in una giornata non particolarmente brillante e contro un’Ardita che esce sconfitta ma a testa alta dal “Goi”. Parte bene la formazione di Micio Romanin, che nella prima mezzora mette in mostra una bella manovra e meccanismi di gioco ben articolati. Per due volte Durigon ha sul piede la palla del vantaggio: nel primo caso, il suo diagonale trova la bella risposta di Forgiarini, nel secondo colpisce male la sfera che si perde sul fondo. La Stella Azzurra cerca di replicare, trovando nello snodo offensivo di Pecoraro le sua armi migliori. La partita gira nei 5’ che vanno dal 29’ al 34’ e protagonista e proprio Pecoraro: prima ruba palla a Gianluca Ferrari che si impappina in un controllo sciagurato al limite della propria area, favorendo il n.10 gemonese che dal fondo offre a Urbani, appostato sul secondo palo un pallone solo da spingere in porta (quinto gol di fila per l’attaccante stellato). Pecoraro poi chiude i suoi 5’ magici realizzando di persona il raddoppio con una conclusione che non lascia scampo a Manuel Ferrari. L’uno due subito in poco tempo non abbatte i fornesi che continuano la loro partita, senza mai trovare però gli spazi giusti davanti a Forgiarini. Nell’ultima azione del primo tempo succede però un fatto che avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match: su un retropassaggio di Pugnetti, Forgiarini, in versione Radu, manca il pallone che poi va recuperare sulla linea tuffandosi all’indietro. La sensazione è che il pallone sia entrato e quelli dell’Ardita vanno a sollecitare il portiere gemonese affinché ammetta la cosa, ma non succede niente. A quel punto però l’arbitro (incerta la sua prestazione per tutto l’arco dell’incontro) avrebbe dovuta fischiare una punizione a due in area, vista la volontarietà del retropassaggio e se il non aver visto un eventuale gol può starci, la mancata concessione della punizione a due è un errore. Si va quindi negli spogliatoi con quelli dell’Ardita arrabbiati. Nella ripresa, l’Ardita alza il suo baricentro ma la Stella Azzurra chiude tutti i varchi, aprendosi strade importanti per le ripartenze. È qui che l’undici di Periano dimostra la sua compattezza: non è spettacolare, ma dà veramente la sensazione della solidità delle grandi squadre la compagine gemonese: 22 gol fatti, sette subiti e sei vittorie su sei. I numeri di solito non mentono e quelli della Stella sono numeri importanti…

 

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