di BRUNO TAVOSANIS
Il ritorno del San Pietro e quello molto probabile del Trasaghis, pone inevitabilmente la questione su come si svilupperà la Terza categoria, che, dando per assodata la presenza della squadra biancoverde, vedrà al via 15 squadre (e tralasciamo l’ipotesi Venzone).
Ovviamente è impossibile pensare a un girone unico di 30 giornate, con 28 partite per ogni squadra. Di conseguenza le soluzioni possibili sembrano essere due: la prima è riportare da 12 a 13 la Prima e la Seconda (quindi con una squadra ripescata per ogni girone), allo scopo di avere tre categorie con lo stesso numero di partecipanti, essendo 39 le partecipanti.
La seconda soluzione, più articolata, vedrebbe la formazione di due gironi di Terza, uno da 8 e uno da 7 squadre. Questa ipotesi presuppone però diverse varianti: ad esempio l’effettuazione di andata-ritorno-andata (21 partite per il girone da otto, 18 per quello da 7, più possibili spareggi-promozione da definire), oppure il classico andata+ritorno seguito dalla composizione di un girone “promozione” da 8 squadre e di un girone di “consolazione” da 7, con partite di sola andata. Ma bisognerà capire anche quante formazioni verranno promosse: la logica direbbe 3, ma 3 retrocessioni dalla Seconda sono francamente tante, ricordando ad esempio, che in Serie A ne scendono 3 su 20 (e qui sarebbero 3 su 12). Ma è anche vero che 2 promozioni su 15 formazioni sono davvero poche.
Insomma, la soluzione migliore sembrerebbe davvero quella dei tre gironi da 13 squadre, con 22 partite a testa per tutti, numero congruo, ricordando che ci sono poi anche le partite di Coppa (da capire quale sarà la formula).
Di certo in questi due mesi che mancano al via delle iscrizioni, in Federazione non avranno il tempo di annoiarsi.