di MASSIMO DI CENTA
Al secondo anno sulla panchina della Folgore, Francesco Moser punta soprattutto a migliorare il già onorevole comportamento della squadra che nella scorsa stagione raggiunse la finale di Coppa Carnia e fu comunque protagonista in campionato. A lui chiediamo quali possibilità potrà avere la sua squadra.
«Il ruolo che possiamo avere è un po’ difficile da definire al momento – risponde il tecnico paluzzano -. Cercheremo di continuare il lavoro avviato la stagione passata, che è stata sicuramente positiva. In campionato, almeno fino al girone di andata, avevamo fatto abbastanza bene. poi troppi infortuni hanno condizionato il nostro percorso, mentre in Coppa siamo andati oltre quelle che erano le nostre aspettative, raggiungendo la finale, che poi abbiamo perso nella serata del derby di Tarvisio col Villa».
Soddisfatto di come si è mossa la società sul mercato?
«I dirigenti hanno puntato ad inserire alcuni tasselli mancanti rispetto allo scorso anno. Sono arrivati molti giocatori nuovi di qualità e che abbassano di molto l’età media della squadra. Lo scorso anno avevamo avuto qualche problema nel reparto offensivo, ma l’arrivo di Stefano Reputin e Gabriele Cristofoli dovrebbe aver colmato questa lacuna. Mio figlio Denis e Mario Nassivera offrono soluzioni a centrocampo, mentre la difesa è stata rafforzata grazie a Federico Maisano e Martino Dinota. Ogni reparto, in pratica, è stato sufficientemente puntellato».
Insomma, Francesco, ci sono tutte le premesse per far bene.
«Ripeto, bisogna sempre aspettare il responso del campo, ma ho la fortuna di poter lavorare tranquillamente senza molte pressioni da parte della società, che è giustamente ambiziosa, ma è consapevole delle difficoltà che può presentare la stagione. L’unica cosa che mi è stata chiesta è quella di provare a migliorare la posizione del 2022 e di ripetere lo splendido cammino in Coppa. Sarebbe un sogno ripetere il percorso che un anno fa ci ha portato fino alla finale, con la speranza che il risultato, però, sia diverso».
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