di MASSIMO DI CENTA
Luca Craighero sostituisce Andrea De Franceschi sulla panchina del Ravascletto. Dopo aver vagliato altre proposte, l’ex tecnico della Moggese ha deciso di accettare le proposte del club biancoverde. Il perché ce lo spiega lui stesso.
«Mi avevano contattato altre società, ma alla fine ho deciso di dare la preferenza a chi mi aveva cercato per primo – afferma -. L’impatto con l’ambiente è stato molto positivo, perché la dirigenza è ben organizzata: idee chiare, ruoli ben definiti e tanta voglia di far bene».
Per quanto riguarda il mercato ti ritieni soddisfatto?
«Sono arrivati tanti giocatori nuovi e della vecchia rosa, eccezion fatta per Loris Vezzi, Stefano Marsilio e Franco De Crignis, sono rimasti praticamente tutti. I nuovi rappresentano un bel mix tra giovani e giocatori di esperienza e ci daranno una mano a sistemare tutti i reparti. Sta parlando di Enrico Durigon, Luca Campa, Matteo Rocca, Alessio De Tonia, Davide Mannino, Cristian Ferigo, Daniele Rossi e Manuel Moro. In più i dirigenti stanno definendo alcuni dettagli con due giocatori che provengono dal campionato regionale».
Come sarà il Ravascletto di Luca Craighero?
«Saprò essere più preciso dopo le prime amichevoli, quando verificherò di persona le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Di norma non ho uno schema fisso: l’unica cosa dalla quale non prescindo è la difesa a 4, poi dal centrocampo in su le soluzioni potranno essere molte, anche in relazione allo stato di forma dei miei giocatori o alle caratteristiche della squadra che andremo ad affrontare di volta in volta. L’unica cosa che pretenderò dai miei giocatori è la serietà e la frequenza alle sedute di allenamento. Se si lavora bene in settimana, la domenica può essere tutto più semplice».
Che ne pensi della novità della Coppa di categoria?
«La ritengo un’iniziativa validissima: potersi misurare con squadre che giocano nel tuo stesso girone rende la manifestazione più competitiva».
Che prospettive può avere il Ravascletto?
«Penso che quest’anno la Seconda possa essere molto equilibrata. Sulla carta ci sono avversarie più forti di noi e mi pare che tutte, in qualche modo si siano rinforzate. Noi cercheremo di fare la nostra parte e come primo obiettivo mi pongo la salvezza. Se poi il campo, che alla fine è sempre quello che conta, ci darà modo di ambire a qualcosa di più, non ci tireremo indietro».
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