Cescutti: «Tre parole chiave per l’Ampezzo: lavoro, dedizione, organizzazione»

di MASSIMO DI CENTA

Dopo oltre vent’anni Massimo Cescutti torna sulla panchina di una prima squadra, vale a dire l’Ampezzo. Lo scorso anno aveva allenato la formazione dei Giovanissimi biancorossi, poi il presidente Spangaro l’ha voluto alla guida dei grandi. A lui chiediamo quale impatto ha avuto: le prime impressioni, insomma. «Ho notato che la passione di chi lavora è rimasta la stessa – risponde -, mentre vedo che i settori giovanili fanno fatica ad essere al centro dei progetti. esattamente come vent’anni fa, in questo momento storico anche per motivi demografici e l’offerta di altri sport. Appena arrivato ad Ampezzo con la prima squadra ho “preteso” un preparatore atletico, materiale sempre presente ed una distribuzione dei ruoli all’interno della società. Non so se darà risultati, ma fuori di qui funziona così e voglio che sappiano l’evoluzione di questo sport, che grazie a Dio non è solo Serie A…».
Ti ritieni soddisfatto dell’organico che ha allestito la società?
«Mi ritengo abbastanza fiducioso, se non altro per le conferme dei molti giovani, alcuni giovanissimi, e per i nuovi arrivi. A livello di sensazioni personali direi che la squadra, anzi la società, comincia a prendere atto che sì, è vero, ci sono tanti giovani e ragazzi più navigati ma comunque ancora con esperienza relativa, quindi ci vuole lavoro, dedizione e organizzazione per far sì che il tutto poi possa essere trasformato in “squadra vera”, anche a costo di fare scelte impopolari».
Obiettivi, quindi?
«In prospettiva sono molto fiducioso della strada intrapresa, fermo restando che venga coinvolto nel progetto anche il settore giovanile. Bisogna lavorare in filiera, insomma. I ragazzi sono motivati, lavorano sodo e se capiscono alcune cose, all’apparenza facili e banali, ma determinanti per il gioco del calcio, direi che magari potremmo avere una partenza problematica. Poi si potrà soltanto crescere».

Già pubblicati:

26) Marco Fabris (Pontebbana)
25) Giancarlo Peirano (Stella Azzurra)
24) Maurizio Talotti (Mobilieri)
23) Nicola Pontil (San Pietro)
22) Giacomino Radina (Cedarchis)
21) Luciano Patat (Verzegnis)
20) Francesco Marini (Real)
19) Giuliano De Conti (Comeglians)
18) Max Brovedani (Ovarese)
17) Giovanni Micelli (Val Resia)
16) Francesco Nodale (Cercivento)
15) Claudio Carnelutti (Il Castello)
14) Alberto Copetti (Viola)
13) Gianluca Mascia (Tarvisio)
12) Lucio Rapposelli (Amaro)
11) Marco Gollino (Trasaghis)
10) Giulio Di Prisco (Audax)
9) Angelo Spiluttini (Lauco)
8) Aurelio Picco (Bordano)
7) Franco Romano (Illegiana)
6) Stefano Maggio (Velox B)
5) Giacomo Di Bello (Paluzza)
4) Luca Craighero (Ravascletto)
3) Francesco Moser (Folgore)
2) Renzo Piller (Sappada)
1) Ivan Gressani (Velox)

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