REAL I.C.-AMARO 2-1
GOL: pt 43’ Mazzolini (rig.); st 29’ Fior, 43’ Nassimbeni.
REAL I.C.: Graziano, Martini (12’ st Leschiutta), Mattia Bellina, Bertolini, Tormo, D’Aronco, Del Frari (15’ st Carnir), Selenati (25’ st Nardella), Cecconi, Mazzolini (35’ st Scarsini), Mentil (3’ st Nassimbeni). A disposizione: Romanin, De Felice, Alessandro Bellina, Candoni. All. Francesco Marini.
AMARO: Marcuzzi, Rainis (46’ st Zanella), Costantinis (18’ st De Crignis), Valle, Mainardis, Fadi (32’ st Tassotto), Cavallero (24’ st Eddaoui), Zuccolo, Giovanni Dell’Angelo (1’ st Cappelletti), Bortolotti, Gianluca Fior. A disposizione: Agozzino, Not, Alessandro Dell’Angelo. All. Lucio Rapposelli (assente, sostituito da Juri Della Schiava).
Arbitro: Biondini di Trieste.
Note: ammoniti Zuccolo, Mattia Bellina, Bertolini, D’Aronco, Marcuzzi, Mainardis, Zanella. Angoli 6 a 2 per il Real I.C. Recupero: 0’ + 6’.
di MASSIMO DI CENTA
IMPONZO Il Real chiama e il Cavazzo risponde: si risolve nei minuti finali la volata per il platonico titolo di campione d’estate tra biancorossi e i viola. Mentre il Cavazzo stava pareggiando a Pontebba, il Real a 2’ dal novantesimo veniva a capo di una partita complicata contro un buonissimo Amaro. L’aggancio in vetta però durava poco perché qualche secondo dopo anche la squadra di Chiementin ritrovava il vantaggio e riconquistava la vetta solitaria. Sofferenza, insomma, per le prime due della classe che alla fine la spuntano.
La partita di Imponzo ha detto due cose importanti: la prima è che la neo promossa Amaro è una squadra difficile da domare, per la precisa disposizione in capo e per lo spirito di sacrificio e aiuto reciproco che anima i suoi giocatori. La seconda (ed è un dettaglio importante per il futuro) è che il Real sa anche vincere soffrendo, conquistare, insomma, quelle vittorie “sporche” che caratterizzano le grandi squadre: questo significa personalità e crescita mentale e di questo può essere contento Francesco Marini.
Sin dalle prime battute si ha la sensazione che per il Real il pomeriggio non sarà semplice: l’Amaro pressa alto, chiude spazi e linee di passaggio, non permette, insomma, ai biancorossi di sviluppare la loro manovra semplice ma efficace. Fa fatica l’undici di casa che non trova mai il varco giusto. L’impressione è quella che, se qualcosa può nascere, nascerà solo da un episodio, come la bella girata di Bertolini su angolo di Cecconi a metà frazione e come (stavolta in modo vincente) al 43’, quando Mazzolini, inseguendo un pallone sul lato destro dell’area dell’Amaro, rallenta di corsa, quasi aspettando il tamponamento di Fadi, ingenuo nell’occasione. Biondini (direzione ai limiti della perfezione) indica giustamente il dischetto del rigore, dl quale lo stesso Mazzolini infila Marcuzzi mettendo il pallone alla sua sinistra. L’Amaro, in verità, aveva prodotto pochino in avanti, affidandosi soprattutto alle solite giocate di Bortolotti, il quale, su punizione dal limite, aveva impegnato Graziano, abile a mettere sopra la traversa il piazzato velenoso del 10 ospite.
Nella ripresa, stesso copione, con il Real che preferiva controllare il match piuttosto che sbilanciarsi nella ricerca del raddoppio. Gli ospiti, come nella prima frazione, non producevano un granché, ma poco prima della mezzora trovavano il pareggio: Fior conquistava un pallone sulla tre quarti in zona centrale, si avvicinava all’area e resisteva alla tentazione di servire Bortolotti che gli correva a sinistra ma era terminato in fuorigioco. Un rimpallo fortuito spalancava un piccolo corridoio davanti a Graziano, sfruttato dal numero 11 ospite che andava alla battuta non potente ma precisa nel mandare il rasoterra del pareggio a fil di palo. Il Real provava allora a riportarsi in avanti, incontrando però le difficoltà del primo tempo, fino a quando Nassimbeni, dal limite, faceva partire la conclusione del nuovo vantaggio. Era il 43’, lo stesso minuto del gol di Mazzolini nel primo tempo. All’ultimo secondo dei 5’ di recupero, una colpo di testa di Cappelletti su punizione messa in area dalla trequarti sibilava vicino al palo di destra di Graziano, facendo venire i brividi a tutti quelli del Real. Pallone fuori veramente di un soffio.
(foto di Alberto Cella)