Sorridi Cedarchis, la Coppa Carnia è di nuova tua!

VILLA-CEDARCHIS 1-3

GOL: pt 8′ Micelli, 22′ Boreanaz; st 11′ Drammeh, 14′ Gollino.
VILLA: Zozzoli, Alessandro Cimenti, Arcan, Alex Ortobelli, Morassi, Manuel Guariniello (47′ st Corva), Pochero (1′ st Beuzer), Sopracase (34′ st Moroldo), Santellani, Felaco (24′ st Del Linz), Boreanaz. A disposizione: Valent, Gabriele Guariniello, Cencig, Flamia,  D’Orlando. All. Adriano Ortobelli.
CEDARCHIS: De Giudici, Drammeh, Puppis (21′ st Di Lorenzo), Mazzolini (1′ st Mereu), Treleani, Tassotti, Nassivera (1′ st Fantin), Zancanaro, Micelli (44′ st Della Pietra), Alessandro Radina, Serini (44′ pt Gollino) A disposizione: Crucil, Faccin, Puntel, Quercioli. All. Giacomino Radina.
Arbitro: Della Siega di Tolmezzo (Pecile e Patat).
Note: ammoniti Tassotti e Mereu. Angoli 6-5 per il Villa. Recupero: 2’+5′. Spettatori 1100.

di BRUNO TAVOSANIS

GEMONA DEL FRIULI Il “Simonetti” si tinge di giallorosso. Dopo 9 anni di attesa (campionato 2014) il Cedarchis vince nuovamente un trofeo al termine della finale di Coppa Carnia disputata a Gemona di fronte a quello che solitamente viene definito “il pubblico delle grandi occasioni”. In effetti 1100 spettatori per una partita di dilettanti purissimi confermano quanto sia unica questa manifestazione e quanto l’interesse per il mondo del Carnico resti altissimo. Alla viglia il “Ceda” era considerato il logico favorito, arrivando da sei vittorie consecutive in campionato, anche perché di fronte c’era una squadra, il Villa, che si è ritrovata nelle zone basse della classifica a lottare per la salvezza, cosa alla quale non è abituata. Gli arancioni non sono certamente dispiaciuti, hanno avuto anche l’occasione di far girare la partita, ma dopo l’uno-due di Drammeh e Gollino tra l’11’ e il 14′ della ripresa non sono più riusciti a essere particolarmente pericolosi, pur provandoci fino alla fine, come conferma il legno colpito all’ultimo minuto regolamentare. Al tirar delle somme, in ogni caso, ci sono davvero pochi dubbi sulla legittimità del successo giallorosso.

Il pallone della partita è arrivato dall’altro grazie a un deltaplanista, mentre la banda di Artegna ha suonato l’Inno di Mameli, cantato da gran parte del pubblico; ormai è diventata una consuetudine nelle finali di Coppa. Si gioca in una giornata molto calda, tipicamente agostana se non fosse che ultimamente la temperatura era stata decisamente più bassa.
Il Cedarchis trova subito il vantaggio con Samuel Micelli, che in diagonale trova l’angolino alla destra di Zozzoli. Per il bomber è il 7° gol nella competizione, che gli vale il titolo di capocannoniere. Un inizio in discesa per i giallorossi, che danno la sensazione di controllare la partita. Si arriva però al 22′, quando l’uomo più titolato in campo, il quasi quarantottenne De Giudici, controlla male un facile pallone, Boreanaz non se lo fa dire due volte, va in contrasto sul portiere il rimpallo fa terminare la palla in rete. Il “Ceda” incassa il colpo e non riesce a rendersi pericoloso dalla parte di Zozzoli, mentre dall’altra parte ci provano Santellani al 29′ (De Giudici blocca a terra) e Boreanaz al 32′ (tiro al volo alto dopo la respinta del portiere giallorosso sul cross di Felaco). Solo nel finale la squadra arancione trema con la punizione di Tassotti respinta in angolo da Zozzoli. Il tempo si chiude con la parata in due tempi di De Giudici sul tiro di Sopracase.

Ad inizio ripresa Giacomino Radina inserisce Mereu e Fantin, che si aggiungono a Gollino, entrato al 44′ del primo tempo al posto dell’infortunato Serini. È però il Villa ad andare vicinissimo al vantaggio al 5′: errore di Drammeh, Boreanaz prende palla e si avvia solo verso la porta, ma la sua conclusione trova l’opposizione di De Giudici, che riscatta l’errore del primo tempo e tiene viva la possibilità di conquistare il 19° trofeo personale, il primo non in maglia Real. Passano pochi minuti, Drammeh prende palla sulla destra, entra in area e lascia partire una conclusione che si infila sul secondo palo. Per il giocatore gambiano, amatissimo da compagni e tifosi, una gioia immensa. Due minuti dopo Gollino si vede annullare un gol per posizione irregolare, ma passano pochi secondi e questa volta il suo diagonale finisce in rete ed è tutto regolare. Il Villa non riesce a reagire, Ortobelli si affida al doppio centravanti inserendo Del Linz a fianco di Boreanaz, ma il Cedarchis non corre particolari pericoli se non al 45′, quando il colpo di testa di Morassi si stampa sul palo. La squadra arancione si arrende qui e al triplice fischio dell’ottimo Della Siega può esplodere la festa della tifoseria cedarchina, che non festeggiava la conquista della Coppa dal 2007.

Presente alla premiazione, oltre al Delegato di Tolmezzo Maurizio Plazzotta (accompagnato dai suoi collaboratori), anche il presidente regionale Ermes Canciani; entrambi hanno voluto giustamente sottolineare la perfetta organizzazione del Campagnola. La stessa società gemonese ci ha chiesto di ringraziare pubblicamente i tifosi del Villa e del Cedarchis, che a fine partita hanno pulito dai rifiuti il settore della tribuna dove erano posizionati.
Il Trofeo è stato sollevato da Federico Faccin, oggi in panchina ma scelto dai compagni per ricevere la coppa dalle mani di Canciani e della neo eletta Dama Castellana Gaia Rizzi. I fuochi d’artificio hanno scritto poi la parola fine a una serata da ricordare, anche se macchiata dallo scoppio (presumibilmente di alcuni fumogeni) avvenuto nel primo tempo nella parte della tribuna che ospitava i tifosi del Cedarchis, che ha provocato il lieve ferimento di un 68enne e di due bambini di 10 e 11 anni.

(foto di Alberto Cella)

 

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