Il Cavazzo batte il Cedarchis, ora manca un punto allo scudetto

CAVAZZO-CEDARCHIS 1-0

GOL: 18’ pt Gallizia.
CAVAZZO: Tion, Cimador, Aste, Lestuzzi (13’ st Valent), Di Biase (30’ st Selenati), Miolo, Spilotti (6’st Codutti), Gallizia, Ferataj, Cescutti, Brovedan (41’ st Migotti). A disposizione: Bazzetto, Ursella, Sferragatta, Copetti, Dell’Angelo. All. Mario Chiementin (fuori rete perché squalificato).
CEDARCHIS: Crucil (10’ st De Giudici), Mereu (40’ st Puntel), Puppis, Mazzolini (15’ st Della Pietra), Treleani, Di Lorenzo, Feruglio (19’ st Fantin), Tassotti, Micelli, Nassivera (19’ st Serini), Gollino. A disposizione: Faccin, De Toni, Quercioli. All. Giacomino Radina.
ARBITRO: Venturini di Tolmezzo.
NOTE: espulso Fantin al 51’ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Cimador, Di Lorenzo, Puntel e De Giudici. Angoli 4 a 3 per il Cavazzo. Recupero 2’+ 9’.

di MASSIMO DI CENTA

CAVAZZO Dura esattamente un’ora il sogno del Cavazzo di laurearsi campione carnico, cioè il tempo che va dal gol di Gallizia (al 18’ del primo tempo) a quello di Mazzolini che al 33’ della ripresa siglava il vantaggio del Real. I viola, che l’avevano messa bene abbastanza presto, si aspettavano buone nuove da Arta, dove però la squadra di Imponzo e Cadunea non ha mai mollato, nemmeno dopo il vantaggio dei termali. E così, niente da fare: tutto rimandato a domenica prossima quando ad Imponzo viola e biancorossi daranno vita allo scontro diretto, con la formazione di Chiementin che potrà puntare anche al pareggio per conquistare l’ottavo titolo della sua storia. La partita col Cedarchis è stata tutt’altro che semplice per i cavazzini: l’ansia di dover fare risultato contro avversarsi che in stagione li avevano già battuti due volte (in coppa e in campionato), quella specie di freno che attanaglia quando si è a un passo dal traguardo, hanno fatto sì che il Cavazzo non sia riuscito a chiudere il match, tenendo la contesa in bilico sino all’ultimo secondo di recupero. È stato questo, insomma, il vero avversario di Cescutti e compagni, considerando il fatto che il Cedarchis, in effetti, non ha prodotto chissà quali pericoli dalle parti di Tion. E spesso Sgobino, dalla panchina in cui era seduto per la squalifica di Chiementin, ha richiamato i suoi, spronandoli a restare attenti e concentrati. Il primo quarto d’ora fila via senza grandi pericoli, poi, ci pensa Gallizia a sbloccare il punteggio, con una conclusione dal limite che non dà scampo a Crucil: è il sesto gol per il centrocampista viola, che spesso è risultato decisivo in fase realizzativa, oltre al gran lavoro nella zona di competenza, che lo ha consacrato come uno dei migliori giocatori dell’intero campionato. Ed è stato ancora lui, qualche minuto più tardi, a pescare con un lancio dosatissimo Spilotti che da posizione defilata ha colpito splendidamente al volo trovando però solo l’esterno della rete. Nella ripresa i ritmi restano sempre compassati, col Cavazzo che controlla ed il Cedarchis che non riesce proprio a pungere. Dopo 10’ dalla pausa, il portiere cedarchino Crucil chiede il cambio, rientra negli spogliatoi, ma dopo qualche minuto accusa un malore. Attimi di preoccupazione: Venturini sospende la partita e dalla tribuna viene chiamato un medico per sincerarsi delle condizioni del giocatore. Nel frattempo arriva l’ambulanza che trasporta Crucil all’ospedale di Tolmezzo, da cui arrivano notizie fortunatamente confortanti. Dovrebbe essersi trattato solo di un calo di pressione. La partita resta sospesa per 22’ minuti ma quando si riprende a giocare non cambia l’andamento dell’incontro, che regalerà emozioni solo nel finale: prima è il Cedarchis a procurarsi l’unica vera occasione dell’incontro, quando Gollino, scattato su un bel tocco filtrante di Micelli, fila verso Tion, allargandosi a destra invece di puntare la porta e così Valent riesce a mettergli il pallone in corner. Successivamente, saranno i padroni di casa a sfiorare il raddoppio: prima è Migotti con un calcio di punizione dal limite a lambire il palo alla destra di De Giudici (punizione originata da un fallo di Di Lorenzo su Selenati che dalla tribuna sembrava all’interno dell’area) poi Ferataj, in girata nel cuore dell’area di rigore, spedisce il pallone fra le braccia del portiere cedarchino.

(foto di Alberto Cella)

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