di FEDERICA ZAGARIA
Ho iniziato da bambina a seguire il Carnico: la domenica si partiva, tutta la famiglia, verso qualche campo di calcio, per seguire mio padre Giovanni e la squadra in cui giocava.
Mia sorella aveva qualche mese, mia mamma preparava armi e bagagli e non ci perdevamo mai una partita, che fosse diurna o notturna.
Ho sempre visto donne sui campi di calcio, alcune le associavo alla loro squadra del cuore e sapevo chi avrei trovato la domenica al campo, a seconda dell’avversaria.
I tempi sono cambiati, di anni ne sono passati tantissimi, ma noi donne ci siamo sempre, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Ci mettiamo passione, entusiasmo e sappiamo far girare il Carnico, anzi, il mondo intero, perché si sa, noi donne non smettiamo mai di darci da fare.
Per questo voglio raccontare di voi, che siete dietro ad un chiosco o sugli spalti a fare il tifo; voi che il sabato sera preparate una torta per l’indomani; voi che siete all’entrata del campo e “fate i biglietti”; voi che preparate il thè per la squadra; voi che col vostro sorriso e, magari, una birra in mano, siete quelle che “fanno gruppo”; voi che buttate il sale dietro alla porte per far girare la fortuna quando non arrivano buoni risultati o gol; voi che fate tante, tantissime cose, a volte anche solo supportate e sopportate i vostri uomini che corrono dietro al pallone.
Voglio sapere chi o cosa vi ha portate sui campi di calcio, cosa il “balòn” vi abbia dato e cosa vi abbia tolto, aneddoti, curiosità, le vostre storie.
Sarete protagoniste, perché con voi, che siete le donne del Carnico, nasce la rubrica “Il Carnico delle donne”.
Nei prossimi giorni proporremo il primo appuntamento.