Edilio Toffoletto: «Il Trasaghis riparte con i giocatori della zona»

di MASSIMO DI CENTA

È un Edilio Toffoletto particolarmente entusiasta quello che si appresta a guidare il Trasaghis nel prossimo campionato di Terza Categoria. Gli chiediamo subito come ha preso la conferma sulla panchina biancoverde.
«Per me è un motivo di grande soddisfazione allenare la squadra del mio paese – risponde –, perché racchiude motivi affettivi che ritengo un aspetto molto importante».

Avete fatto un campagna acquisti importante, ci sembra, non è vero?
«Diciamo che abbiamo pensato di invertire la tendenza rispetto agli ultimi anni, nei quali siamo andati alla ricerca di gente da fuori che inevitabilmente ha incrinato il rapporto di identificazione tra il paese e la squadra. Abbiamo voluto tutta gente di Trasaghis e dintorni».

La lista dei nuovi arrivi è veramente lunga…
«Vestiranno la nostra maglia Valentino Bianco, Hichem Bouchaala, Alessandro Clapiz, Jason Cotterli, Kevin Alemanno, Ivan De Vit, Jonathan Evangelista, Alessandro Jazzon, Federico Giorgiutti, Samuele Lozer, Mounir Nasiri, Thomas Pignattone, Cristian Tumminello, Kristian Zingaro, Rodolfo Revelant e infine il ritorno di Gianluca Marcuzzi, il nostro portiere, che potrei definire storico. Adesso ci manca solo un elemento di spessore nel reparto offensivo».

Hai idea di quali potranno essere le vostre ambizioni?
«Ci sono alcuni elementi davvero interessanti, poi, è chiaro, sarà il campo a dare le reali risposte. Quello che mi ha colpito di questi ragazzi, fin dai primi allenamenti, è la voglia e a grinta che traspare dal loro atteggiamento. Il progetto è quello di costruire un gruppo che possa dare continuità negli anni a venire per non ripartire da zero ogni stagione».

Questo servirà anche a ricreare feeling tra squadra e paese?
«Assolutamente sì. La gente è molto legata alla squadra, nonostante, come detto, negli ultimi anni, qualche sbaglio è stato fatto. Stiamo lavorando proprio in questa direzione».

Intanto si parte con la Coppa: sarà un pretesto per perfezionare la preparazione o penserete anche al risultato?
«È chiaro che più si gioca e più cresce l’intesa, ma il nostro intento è quello di fare quei piccoli passi importanti per la crescita. Ma si giocherà anche per il risultato, non ci sono dubbi».

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