Mascia (Tarvisio): «Puntiamo a restare in Prima e valorizzare i ragazzi»

di MASSIMO DI CENTA

Il Tarvisio di Gianluca Mascia è al lavoro per preparare la nuova, impegnativa, stagione in Prima Categoria.
«Abbiamo iniziato i primi di marzo – ci dice l’allenatore – con tutte le difficoltà logistiche che, ovviamente per la neve e le temperature, abbiamo a Tarvisio. Per fortuna abbiamo uno stupendo palazzetto, il “Mariano Malfitana”, che per lo meno ci permette di fare un buon risveglio muscolare».

Una riconferma, la tua, che sembrava scontata, dopo la promozione dello scorso anno, è vero?
«Come ogni anno avrei avuto belle opportunità personali, ma per il momento ho scelto di rimanere a Tarvisio, perché mi piacerebbe trasmettere qualcosa che rimanga negli anni e anche perché dopo 20 anni passati a girare per il Friuli, almeno restando qui riesco a cenare con mia moglie… Scherzi a parte, amo molto questi colori e l’obiettivo è fare un percorso che, come promesso al presidente Michelotti, riporti passione e senso di appartenenza a tutto l’ambiente. Per i giovani, poi, la prima squadra deve tornare un obiettivo piacevole e premiante. Se penso ai giocatori della nostra scuola che abbiamo perso negli anni e con i quali si poteva ambire a qualcosa di molto più importante, qualche pensiero mi viene…».

Importante capire, insomma, cosa dove si può crescere?
«Bisogna migliorare tutti, trasmettere armonia e a volte non cercare alibi, ma capire e ammettere dove si è sbagliato. Raggiungere la Prima non è stato semplice come può sembrare. La scomparsa di Francesco Gibertini, un totem per tutti noi, ha costretto tutti agli “straordinari”, per il lavorone che faceva lui, che rimarrà praticamente insostituibile. Mantenere la categoria sarà ancora più difficile, ma il Tarvisio merita di rimanerci, per tutto ciò che fa nel settore giovanile».

Primo obiettivo, quindi, restare in Prima?
«Certamente, ma anche valorizzare i giovani che meritano?

Soddisfatto del mercato?
«Beh, non posso lamentarmi: abbiamo riportato a casa alcuni giocatori importanti, per loro volontà e per il piacere di giocare a Tarvisio. Questo è positivo ed è la nostra politica, chiaro che tra infortuni, lavoro, sci ed altri motivi, allenare con continuità non sarà facile, ma chi viene al campo avrà sempre tutto. Il resto lo dirà il campo».

Intanto si parte con la Coppa. Cosa dici?
«Sinceramente a me piaceva con la vecchia formula, ma va bene in ogni modo, l’importante che il Carnico ne abbia giovamento. Per quanto ci riguarda, difficile definirla un nostro obiettivo, anche perché, come premesso inizialmente, i primi giorni di allenamento sono condizionati dalla situazione climatica».

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