di MASSIMO DI CENTA
Sandro Beorchia e l’Amaro hanno iniziato a conoscersi i primi di marzo, quando è iniziata la preparazione. Un Beorchia che sembra davvero molto motivato.
«È vero – conferma il tecnico -, non vedevo l’ora di ritrovare il campo. Al momento c’è molto entusiasmo, sia da parte mia che dai giocatori, che si trovano a lavorare con un nuovo allenatore. Ho scelto l’Amaro perché mi ero ripromesso che avrei accettato di rientrare nel Campionato Carnico solo con una società che mi avesse garantito una presenza agli allenamenti massiccia e con due portieri a disposizione. E questo è stato».
Prime impressioni?
«Innanzi tutto il buon feeling con il direttore sportivo e il presidente, che mi hanno costruito una rosa completa, partendo dalla squadra che lo scorso campionato si è ben comportata raggiungendo la salvezza con diverse giornate di anticipo. A questi giocatori si sono aggiunti Michael Carlig, Anthony Alberganti, Massimo Drecogna, Marco Mainardis, Alessandro Mecchia, Massimiliano Temil, Emanuele Vecchiano, Andrea Zorza e la riconferma di Matteo Tassotto. Un organico di mio gradimento».
Che ruolo potrà avere il tuo Amaro?
«Per quanto riguarda gli obiettivi, confermo quanto ho detto in occasione della presentazione della squadra: non posso promettere niente, perché il calcio è uno sport in cui ci sono tantissime variabili. Ma una cosa posso sottoscrivere ed è il mio massimo impegno nella preparazione degli allenamenti, delle partite e nella gestione della squadra».
E in termini di risultati per campionato e coppa?
«In campionato l’obiettivo è quello di alzare l’asticella rispetto alla scorsa stagione, mentre in Coppa Carnia fare più strada possibile, magari levandoci qualche bella soddisfazione per festeggiare, tutti insieme, il centenario della società nel migliore dei modi».