Claudio Carnelutti: «Mi sento il Ferguson del Castello»

di MASSIMO DI CENTA

È il solito Claudio Carnelutti pieno di entusiasmo quello che dal 18 marzo ha iniziato a preparare la Seconda Categoria col suo Castello. Per prima cosa gli domandiamo se gli ha fatto piacere la riconferma in panchina.
«Enormemente – precisa il tecnico -. Ringrazio la dirigenza di darmi l’opportunità di occuparmi di ciò che è stato creato nel 2007, quando è nato il nuovo Castello. Ormai mi sento, in tutti questi anni, un po’ come Ferguson (lo storico allenatore del Manchester United, ndr)».

La preparazione come procede?
«In tutto durerà una ventina di giorni, durante i quali faremo anche tre amichevoli per ritrovare il ritmo partite e per vedere l’inserimento dei nuovi».

A proposito dei nuovi, chi è arrivato in rosanero?
«Prima di parlare dei nuovi arrivati, vorrei fare un ringraziamento e un grosso in bocca al lupo a chi ha non sarà più con noi, giocatori che hanno contribuito anche alla promozione in Seconda, e parlo di Ceschia, Pedi, Revelant e Di Bez. Tengo a precisare che chi è arrivato è stato scelto prima di tutto come uomo e poi per la qualità che potrà garantirci. Per l’attacco, ecco Spizzo, Rossini, Bettio e Pittoni. In difesa Tonino, Lepore, Tondolo, Persello, Busolini il ritorno di Pesamosca. In più, un portiere, Bulfone. Fermo restando che la rosa dell’anno scorso la ritengo già davvero competitiva anche per la categoria superiore».

Un Castello che potrà recitare quale ruolo?
«Come sempre il rettangolo dirà la sua. Primo obiettivo, la salvezza, poi si vedrà, anche perché sono anni che non si vedeva una seconda così competitiva, con tante squadre che hanno partecipato a vari campionati di Prima e anche con qualche scudetto nell’albo d’oro, come Illegiana, Arta, Velox e Ampezzo».

Per quanto riguarda la Coppa, invece?
«Cercheremo di andare avanti il più possibile, così da poter sfruttare l’ampia rosa a disposizione».

Un’ultima considerazione?
«Sì, vorrei aggiungere qualcosa di mio: un grosso in bocca al lupo anche a tutti voi giornalisti di Radio Studio Nord e del sito del Campionato Carnico per l’impegno e la capacità che ci mettete per dare visibilità a tutto il movimento».

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