L’incidente occorso al capitano del Paluzza Steve Concina riapre la questione della sicurezza in campo. Il giocatore, che si è scontrato con un compagno di squadra, è rimasto a terra privo di sensi per almeno tre interminabili minuti. I gesti di compagni ed avversari che si mettevano le mani tra i capelli e richiamavano l’intervento delle panchine facevano davvero temere il peggio per il bravo giocatore nerazzurro. La situazione per fortuna è poi evoluta in maniera positiva e Concina ha potuto raggiungere l’ambulanza, arrivata nel frattempo, con le proprie gambe. Il giocatore ha trascorso la notte in ospedale a Tolmezzo dove gli esami non hanno evidenziato niente di preoccupante. Un colpo fortuito al capo è evento dalla casistica molto frequente e quindi si potrebbe davvero pensare a qualche iniziative da intraprendere.
La vicenda di Morosini, qualche mese fa, aveva scosso l’opinione pubblica, ma poi, dopo il classico tanto parlare, in concreto, non è stato fatto molto. Un defibrillatore su ogni campo rappresenta forse un costo che il calcio dilettantistico non si può permettere, ma una persona in grado di portare il primo soccorso appare una strada assolutamente percorribile. Si potrebbe richiedere la presenza a bordo campo di un medico, con la compartecipazione alla spesa di entrambe le squadre, per esempio. Oppure far scattare l’obbligo, per ogni società, di aver in panchina un addetto al primo soccorso, perché non sempre la fatalità va nel verso giusto. Se qualcuno avesse delle idee in proposito, provi a dire la sua. Nel frattempo, auguriamo a Steve Concina una rapida guarigione e soprattutto di rivederlo presto in campo.
23 Comments
by Dimitri Not
auguro a Steve una pronta guarigione, questi probemi sono sempre all’ordine del giorno anche nelle nostre categorie, ricordo che ad Arta un giocatore avversario è stato portato in ambulanza a tolmezzo per problemi cardiaci poche settimane fa (non ricordo il nome del giocatore in questione ma mi auguro che sia già tornato a calcare il campo da gioco)….. nel merito della questione, io come giocatore del Rapid, mi ritengo fortunato ad avere una persona reparata e pronta come Stefano D’Assiè come fisioterapista-massaggiatore-medico che dalla panchina è pronto ad assisterci ed assistere i giocatori avversari in maniera pronta e qualificata in qualsiasi occasione si presenti durante le azioni di gioco. non avrà un defribillatore tra le mani, comunque credo che dovremmo avere la presenza di una persona preparata almeno al primo soccorso presente in campo tra le due squadre. non succede quasi mai una cosa grave, ma se succede…… almeno c’è qualcuno delegato a sapere cosa fare no?
by Diego Dorotea
Un “in bocca al lupo” all’amico Steve per una rapida guarigione, certo che lo rivedremo in campo a breve…
Per quanto riguarda il tema “sicurezza sui campi”, a mio parere dovrebbe essere un tema da affrontare in maniera approfondita durante una riunione delle società, perchè fare 3 o 4 riunioni per discutere se giocare sabato o domenica e nessuna per queste cose ben più importanti mi sembra quantomeno assurdo..
Ancora buon
by Bruno Tavosanis
Ribadisco la proposta che faccio da diversi anni: nella lista presentata all’arbitro, ogni squadra deve avere almeno una persona che abbia fatto un corso di primo soccorso (non 25 anni fa come il sottoscritto, però…).
Esiste l’obbligo di schierare uno Juniores, ci potrà essere anche un obbligo per qualcosa di più importante, no?
by Fabrizio
Massimo Di Centa nel suo articolo scrive che un defribillatore potrebbe rappresentare un costo troppo elevato per le società dilettantistiche; io non ne sarei così convinto: ad oggi si può acquistarne uno già con 800 euro. E 800 euro non mi sembrano affatto troppi (si pensi ad esempio che le società ne spendono circa 2.000 per l’iscrizione al campionato e altre migliaia per la manutenzione dei campi da gioco); e poi sono 800 euro che vengono spesi una volta per sempre.
Una persona che ha frequentato un corso di primo soccorso può fare ben poco senza i macchinari adeguati; e in ogni caso mi sembra difficile reperirne 20 (cioè uno per partita) ad ogni giornata calcistica.
by Bruno Tavosanis
Cioè Fabrizio tu ritieni che una società non possa far seguire un corso di primo soccorso una volta ogni 5 anni ad una persona su 30 (tra giocatori, allenatore, dirigenti)? Sul fatto che poi questa persona possa fare poco può essere, ma una respirazione bocca a bocca, sapere come spostare qualcuno senza creare danni o comunque avere un minimo di cognizione su come comportarsi in una fase di emergenza, al corso lo impari.
Sul defibrillatore: è vero, costa 800 euro, ma può usarlo anche chi non ne sa nulla di medicina? Mi pare improbabile. Ecco allora un motivo in più per avere una persona che abbia un minimo di basi.
Parlo da profano, sia chiaro.
by cristy
Salve a tutti sono molto d’accordo con Bruno tavosani..far fare un corso per il primo intervento, è una spesa fatta bene intelligente, che può aiutare se non adirittura salvare la vita a chiunque..fuori o dentro il campo da gioco..R
by cristy
il defribillatore invece è una spesa da mettere assolutamente in preventivo…si spendono soldi per mille cose giocatori campo publicità calendari…il defribillatore è una di quelle spese che non ti sentiresti mai in colpa di aver fatto..cosa che al contrario di altre spese come un giocatore o un campo non può mai darti ogni anno sodisfazione mandi
by Antonio
Credo che a causa del forte caldo,si dovrebbe giocare di sera,e poi penso che gli allenatori dovrebbero essere preparati..e non improvvisati..
by mauro not
buongiorno, ho letto la discussione e allora volevo intervenire. Innanzitutto mi dispiace molto per il giocatore del Paluzza e per tutti i giocatori del Carnico che hanno accusato malori o gravi incidenti, spero che non si verifichino più perchè rischiare la vita in un gioco è troppo! Detto questo, mi sembra assurdo pretendere che nel Carnico! ci possa essere un defibrillatore in ogni campo o un medico/addetto al pronto intervento. Un defibrillatore non lo hanno nemmeno in tutti i campi di serie C, D, ed eccellenza, ed il Carnico è una realtà dilettantistica molto al di sotto, in tanti campi del Carnico non ci sono barelle ecc.. figuriamoci un defibrillatore. Bisognerebbe ragionare per gradi. Per quanto riguarda la presenza di una persona qualificata e adibita al pronto intervento, mi pare una cosa più ragionevole, anche se prendere una persona x e fargli fare il corso di primo intervento non serve a nulla perchè non impara molto, invece avere una persona del settore per squadra mi pare molto difficile. E poi gli amatori, non avrebbero diritto allo stesso trattamento? Comunque secondo me non si può pretendere ora di avere ovunque questi cambiamenti, ci sono società nel Carnico che fanno enorme fatica a trovare dirigenti accompagnatori e a garantirsi un minimo di materiale tecnico e sanitario, non abbiamo solo Campagnola Real ecc. Giocare al caldo o al freddo, al pomeriggio o alla sera, sotto il sole o sotto la pioggia non credo incida più di tanto. Quello che realmente si può fare ora nel Carnico è fare delle visite mediche MOLTO più serie , perchè attualmente sono un pò’ ridicole. mandi
by Angeli Cristian
Buongiorno
secondo me bisognerebbe organizzare un corso di pronto soccorso e/o primo intervento rivolto a tutti gli allenatori operanti nel carnico (anche settore giovanile) considerato che gli stessi sono sempre presenti sia durante le partire che durante gli allenamenti. Il saper effettuare o non effettuare manovre di emergenza su persone infortunate possono anche salvare la vita alle persone stesse. Si avrebbe così sempre presenti in una partita due persone che possono intervenire d’urgenza.
Rinuciare a qualche piccolo “rimborso spesa” dovuto agli allenatori o giocatori per effettuare corsi di primo soccorso sarebbe un atto dovuto e utile per tutti.
Sono d’accordo inoltre che le attuali visite mediche sportive sono un po carenti.
by Orazio Cesco
Trovo perlomeno strano che qualcuno in federazione e non mi riferisco a Tolmezzo , ma bensì a livello nazionale non si preoccupi di fornire alle varie squadre un minimo di attrezzatura di primo soccorso . Noi società ci accolliamo l’onere di acquistare a nostre spese i vari medicinali che all’occorenza possano servire per un primo soccorso . Certamente nessuno di noi è un medico e nessuno di noi ha la pretesa di sostituirsi agli “addetti ai lavori del caso ” ma tante volte basta poco per magari salvare una vita umana o limitare i danni che questa possa avere dall’infortunio avuto . Noi come San Pietro abbiamo provveduto ad acquistare un defribillatore a nostre spese e ci siamo impeganati in una decina di noi ad effettuare un corso adatto che ci permetta di saperlo usare . Forse noi società nelle riunione pre campionato oltre che parlare di calendari , regole , fuori quota e quant’altro dovremmo sensibilizzare di più i vertici federali in merito a questo problema.
by Antonio
Il gioco e diventato troppo violento…e gli arbitri non frenano questo fenomeno,neanche in serie A…
by Fabrizio
@Bruno Tavosanis
Certo, un corso di primo soccorso sarebbe una cosa utilissima; e sarebbe davvero importante che almeno un dirigente di ogni squadra ne seguisse uno ogni cinque anni, come dici tu. Ma secondo me tra le due cose (un defribillatore e un dirigente fresco di corso) è decisamente più importante il defibrillatore: il defribillatore infatti può essere usato da tutti, non solamente dal personale medico; ed è proprio quel macchinario che alla fine salva la vita ad un giocatore.
Parlo anche io da “profano”, ovviamente.
by Bruno Tavosanis
Se lo possono usare tutti, come dici tu, ti seguo al 100%! Poi dopo facciamo comunque fare anche il corso a qualche tesserato, però… 🙂
by Andrea
Un defibrillatore cosa 1800€ e fa tutto quest’ultimo. basta apllicare le ventose al petto e lo strumento analizza la situazione, decidendo se deve intervenire con una scossa o meno, ti avvisa e ti indica il bottone da premere!! quindi un banale corso di primo soccorso è più che sufficiente! con 2000€ si riesce a fare corso e comprare lo strumento, non credo sia una spesa così eccessiva.. per Steve, grande capitano ti aspettiamo!!
by Fabrizio
@ Bruno
Ottimo! così poi abbiamo personale preparato e strumenti adeguati.
@ Andrea
esatto, è quel che dicevo prima: la spesa non è eccessiva (io ho sentito parlare addirittura di 800 €) ed è assolutamente affrontabile da parte delle squadre.
by cristy
non c’è prezzo , che possa aiutare una vita fuori e dentro il campo..e poi un corso di primo intervento serve sempre e comunque fuori come dentro il campo…quindi non è sacrificare qualcuno o dei soldi per una buona causa…
by Lorenzo Di Lena
Mi unisco, innanzitutto, agli auguri di pronta guarigione per capitan Steve.
Per quanto riguarda il defribillatore, l’utilizzo è consentito anche a personale non medico, purchè provvisto di apposito patentino rilasciato alla fine del corso di rianimazione cardiovascolare. Quindi, visti i costi del sopracitato corso e della strumenztazione stessa, non penso sia “impossibile” per una società garantire tale servizio a bordo campo, almeno per le partite casalinghe. Mandi e forza Arta! Su la testa!
by zagaria giovanni
in bocca al lupo steve,riprenditi presto il paluzza ha bisogno di te.auguri. il tuo ex mister zagaria.
by lorenzo sala
in bocca al lupo STEVE. a presto
by Lino Nassivera
Steve sempre in gamba, hai la stoffa ed il carattere per superare momenti difficili
by Daniele Candido
Auguri a Steve per una prontissima ripresa agonistica!!!
Il Campionato Carnico nell’ultimo decennio e cresciuto ed ha investito tantissimo a livello di strutture ed impianti sportivi, inoltre, usufruiamo di materiale tecnico (scarpe, maglie, ecc.) di ultimissima generazione.
Ora, spero che la disavventura negativa capitata a Stive (così come ad altri giocatori in altre occasioni) sia da sprono a tutte le Società ed al Comitato, nel fare in modo che in un prossimo futuro (non troppo prossimo), si possa investire per la salute dei protagonisti facendo si che tutti i campi di gioco (che ne siano sprovvisti), vengano dotati di un defibrillatore e magari anche da personale medico (volontario naturalmente), che già alcune Società hanno loro disposizione. Bene ha fatto il sito ad aprire il dibattito, molto interessante, delicato e costruttivo sul caso in questione.
Daniele Candido
by Steve Concina
Buona sera a tutti, innanzitutto volevo rassicurarvi sulla mia condizione di salute, la paura é passata e mi sto riprendendo. Ringrazio tutti coloro che in questi giorni mi hanno chiamato, messaggiato,… e mi sono stati vicini. Spero di scendere in campo il prima possibile assieme ai miei compagni. Colgo l’occasione anche per ringraziare tutto il personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Tolmezzo. Ciao a tutti.
Steve.
Comments are closed.