di MASSIMO DI CENTA
Nella massima serie del Carnico, rimane al comando la coppia Cavazzo – Folgore. I campioni in carica vincono a Imponzo una partita che è stata in equilbrio per quasi un’ora di gioco, poi il gol di Copetti e il rapido raddoppio di Nait hanno indirizzato l’esito del confronto. Il Real si è arreso e ora veleggia a metà classifica, dopo le due sconfitte consecutive proprio con le capolista.
La Folgore vince nell’anticipo di Pontebba e conferma di essere squadra quadrata e pronta per recitare un ruolo da protagonista.
Torna a farsi sotto il Cedarchis che asfalta il Campagnola: i gemonesi, che non avevano subito reti finora, ne prendono quattro in una sola partita e si ridimensionano un pochino dopo il convincente inizio di stagione.
Poker anche per i Mobilieri, che passano in casa della Stella Azzurra, mettendo a nudo la crisi dei gemonesi, ora soli in fondo alla classifica.
Primo successo per il Villa, che nel piovoso anticipo di venerdì battono senza tante discussioni l’Amaro. Ha giocato una partita intelligente e giudiziosa la squadra di De Franceschi, mettendo sotto un avversario che ancora non sembra aver acquisito le giuste cadenze e quella personalità che lo scorso anno aveva evidenziato per garantirsi una salvezza tranquilla.
A chiudere la giornata il pareggio senza reti tra Tarvisio e Ovarese. L’undici di Mascia sembra aver trovato i giusti equilibri in difesa, ma è penalizzata dalla difficoltà nel reparto offensivo: lo zero come differenza reti è dato dall’unico gol fatto e dal solo subito.
IL PROTAGONISTA. Entra dalla panchina e diventa l’uomo decisivo: parliamo di Matteo Copetti, che fa il suo ingresso sul terreno di gioco di Imponzo poco dopo la mezzora del primo tempo a rilevare l’infortunato Micelli. E nella ripresa è proprio lui a determinare il risultato a favore del Cavazzo, siglando su punizione il primo gol dei suoi, fornendo a Nait l’assist del raddoppio e procurandosi il rigore poi trasformato da Cescutti per il 3 a 0 finale.
(in copertina una fase di Real-Cavazzo nella foto di Alberto Cella)