Vergara non ci sta: «Ecco come è andata veramente»

In riferimento alla squalifica per 4 giornate di Francesco Vergara e alle sue motivazioni, riceviamo e pubblichiamo la versione del giocatore del Tarvisio.

Premetto che, per l’intera durata della partita, ci sono stati insulti razzisti nei miei confronti riguardo le mie origini meridionali, quali «terrone di m…»: un atteggiamento altamente antisportivo che si verifica ancora oggi, nel 2024, su ogni campo del Carnico, lasciandomi ogni volta interdetto, poiché non trovo un senso a tutto questo odio gratuito.
Al termine della partita è nata una discussione verbale tra i dirigenti e i giocatori di entrambe le squadre. Io, rientrando nello spogliatoio, mi ritrovavo innanzi all’ingresso il numero 5 del Real (Tormo, ndr) che continuava con frasi razziste nei miei confronti.
Il sottoscritto, rivolgendosi a lui, ha chiesto, e cito testualmente, «la smetti di insultare?». Alla mia richiesta verbale, lui ha preferito, per non so qual motivo, rispondere in altro modo: mi ha afferrato per il collo (come si può vedere dalla foto). Nell’indietreggiare, con la mano destra cercavo di respingere l’aggressione. Allo stesso tempo arrivavano i dirigenti e giocatori di entrambe le squadre, che hanno cercato di dividerci: io mi portavo entrambe le braccia a copertura del viso e ci sono state alcune persone, che purtroppo per la posizione assunta non sono riuscito a riconoscere, che hanno provato a farmi sbattere la testa alla porta, non come raccontato nel referto.
Queste mie parole sono per precisare che ciò che è stato scritto dal referto del direttore di gara è errato: io e il massaggiatore del Real I.C. (Graziano Morassi) non siamo mai entrati in colluttazione né, tantomeno, ho afferrato con le mani al collo nessun giocatore o dirigente del Real Imponzo Cadunea.
Con il massimo del rispetto, resto abbastanza perplesso su come siano state riportati gli eventi accaduti dal direttore di gara; qui siamo dinanzi a delle cose del tutto inventate che, al meridione, chiamiamo comunemente “menzogne”. Ma penso che anche qui abbiano la stessa denominazione.
Detto ciò, chiarita la mia posizione rispetto a quanto riportato e realmente successo, esprimo il mio profondo dispiacere per quanto verificatosi. Episodi di questo genere sono in netta contrapposizione con tutti i valori (pienamente condivisi dal sottoscritto) che lo sport, nella sua accezione più ampia, trasmette a chi lo pratica e a chi assiste.

FRANCESCO VERGARA

(in copertina a sinistra Francesco Vergara in una foto d’archivio, a destra la foto scattata al termine di Tarvisio-Real)

 

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