Ostacoli gemonesi per Folgore e Cavazzo

di MASSIMO DI CENTA

In Prima Categoria, sarà l’anticipo degli… anticipi ad aprire la diciassettesima giornata: a Villa Santina, venerdì 6 alle ore 20, si affrontano Folgore e Stella Azzurra in un match tutt’altro che banale, visto che saranno di fronte la capolista del torneo e una delle formazioni impegnate nella lotta salvezza. Pronostico scontato sulla carta, ma bisognerà valutare quale sarà l’impatto di Fabio Cossettini, nuovo allenatore dei gemonesi, tornato ai biancazzurri (li aveva già guidati nel 2021, anno della Coppa Carnia extra large) dopo le dimissioni di Maurizio Talotti.
Il giorno dopo, sabato 7, altre due gare: in quella delle 18 l’Amaro attende la visita del Real con l’intenzione di dare un senso all’impresa compiuta domenica scorsa in casa del Cavazzo. La vittoria contro i campioni in carica ha dato motivazioni forti all’undici di Massimo Pittoni, ma i biancorossi dello squalificato Francesco Marini vogliono difendere il loro terzo posto. Chiude il programma del sabato Pontebbana-Tarvisio (fischio d’inizio alle 20.30) con i padroni di casa a caccia di un successo che garantirebbe orizzonti più sereni nella lotta salvezza.

Domenica, alle 17, solo due partite: quella di Sutrio, tra Mobilieri e Villa, è il classico match senza interessi di classfica e quindi godibile dal punto di vista dello spettacolo. Decisamente più importante la sfida di Ovaro, dove i padroni di casa riceveranno il Cedarchis: la sconfitta subita domenica scorsa a Gemona ha sicuramente rimesso in discussione la posizione dei biancazzurri, tornati a tiro delle inseguitrici e quindi senza il lusso di potersi permettere passi falsi.
La giornata si chiuderà alle 18, quando il Cavazzo scenderà in campo al “Goi” contro il Campagnola. Match scomodo per i viola: prima di tutto perché conosceranno già il risultato della Folgore e poi perché il “Campa”, dopo la vittoria in Coppa Carnia, ha trovato forma, consapevolezze e fiducia. Diciamo che in questo momento trovarsi di fronte la compagine di Massimo Marangoni non è propriamente il… massimo!

(nella foto di Alberto Cella, una fase di Villa-Mobilieri dell’andata)

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