AUDAX-VAL RESIA 0-3
GOL: pt 8′ Silverio, 18′ Amato, 43′ Merlino.
AUDAX: Lerussi, Kozubek (1’st Lozza), Giovanni Polo, Matteo Nassivera (21’st Licari), Brovedani, Cedolin, Luca Chinese (7’st Claudio Coradazzi), Patrik Coradazzi, Tonello, Davide Nassivera (21’st Zannantonio), Nikolas Tremonti (21’st Del Missier). All. Fabrizio Tremonti.
VAL RESIA: Pielich, Zanetti, Madotto (39’st Cavalluzzi), Tosoni (44’st Bortolotti), Sistu, Martina, Siega (4’st Franz), Merlino, Amato, Rossi (31’st Collalto), Silverio (33’st Bonini). All. Giovanni Micelli.
Arbitro: Colomba di Tolmezzo.
Note: ammoniti N.Tremonti, P.Coradazzi, Madotto e Collalto.
di MASSIMO DI CENTA
FORNI DI SOTTO Il Val Resia torna in Seconda Categoria grazie al successo di questa sera in casa dell’Audax (tutte le reti nel primo tempo, con altrettanti assist di Siega) unito alla sconfitta del Comeglians a Paluzza. Una promozione matematica arrivata in modo particolare, ovvero durante il viaggio di rientro nella valle, visto che la strada, causa lavori, è aperta in orario notturno solo dalle 23 alle 23.30.
Un campionato condotto praticamente sempre nelle posizioni di testa, con qualche periodo di minor brillantezza, come a fine luglio, quando i rossoblu incassarono due sconfitte consecutive dopo una serie di dieci vittorie di fila. Periodo, però, superato senza conseguenze perché poi la squadra ha ripreso a marciare. Uno dei principali artefici della promozione è sicuramente il tecnico Giovanni Micelli. Profondo conoscitore dell’ambiente resiano, ha saputo guidare i suoi con il pragmatismo e il buon senso che lo contraddistingue anche fuori dal campo, facendo inoltre, assieme alla società, le scelte giuste per allestire la rosa. E proprio a lui chiediamo cosa significa per il Val Resia questa promozione.
«Questo – ci dice– per noi è un risultato importantissimo, che ci ripaga di anni di lavoro e sacrifici da parte del presidente Saverio Madotto, del suo vice Alessandro Tosoni, del direttore sportivo Claudio Fortunato e di tutta la dirigenza».
Qual è stato il segreto di questo Val Resia?
«Devo dire che il punto di forza principale è aver avuto a disposizione una rosa numerosa e completa. La società in questo senso ha fatto davvero un gran lavoro e questo ci ha permesso di schierare sempre formazioni in grado giocare le partite con l’intensità e la qualità necessaria per poterle vincere».
C’è stata una crescita in generale di tutta la squadra, non è vero?
«Ci tengo ad evidenziare che l’atteggiamento dei ragazzi è migliorato moltissimo in questo biennio e questo ha fatto la differenza nelle partite cruciali».
E i nuovi come si sono inseriti?
«All’inizio non era pensabile poter realizzare un percorso cosi, anche perché alcuni elementi sono arrivati proprio a ridosso dell’inizio del campionato, ma grazie alla capacità di coinvolgimento e al forte senso di appartenenza di quelli che sono qui da più tempo, sono riusciti subito a capire la filosofia e lo spirito del gruppo. Il mio principale obiettivo era riprendere il lavoro svolto la scorsa stagione e possibilmente migliorarlo. Sotto questo punto di vista i ragazzi sono stati eccezionali e a loro va il mio ringraziamento».
E l’ambiente Resia, solitamente caldo e appassionato, vi è stato ancora una volta di supporto?
«Nella maniera più assoluta: ci è sempre rimasto vicino. Chiaro che poi quando si vince diventa più facile seguire la squadra, soprattutto in trasferta. Ma devo dire che i nostri tifosi sono sempre stati presenti anche nelle scorse stagioni, dove non siamo riusciti ad ottenere risultati cosi importanti».
Tornando alla squadra, hai ribadito spesso il concetto di gruppo, che è importante, d’accordo: ma quali sono stati gli elementi più determinanti?
«In tutta sincerità devo dire che non ho uno o più nomi che hanno alzato il valore della squadra in maniera così evidente. Come dicevo, il livello della rosa è molto buono e omogeneo».
Beh allora proviamo noi a buttare là un paio di nomi, non per fare torto agli altri ma per dare un riconoscimento oggettivo. Sicuramente, uno è Maurizio Pielich, probabilmente il miglior portiere della categoria: fortissimo nelle uscite e sempre pronto tra i pali ma anche fortissimo nell’ uno contro uno. In una squadra,poi, che non ha un cannoniere “di professione” ma sembra piuttosto una sorta di cooperativa del gol, le reti in doppia cifra messe a segno da Luca Silverio hanno sicuramente rappresentato un fattore.