di BRUNO TAVOSANIS
Il Campionato Carnico perde un suo grande amico. A 93 anni ci ha lasciato oggi Mario Clocchiatti, uno dei protagonisti della grande Moggese che vinse tre scudetti consecutivi, con capitano Otello Petris, dal 1962 al 1964. Un’esperienza che più volte aveva definito indimenticabile, lui udinese che si era fatto amare a apprezzare a Moggio (e non solo) per la sua grande umanità e simpatia.
Ma Clocchiatti è conosciuto anche per quanto fatto negli anni successivi, ovvero la collaborazione con il quotidiano Il Gazzettino, per il quale a lungo ha gestito i corrispondenti dai campi regionali e del Carnico. A proposito del nostro campionato, sua l’idea dei “Trofei del Gazzettino”, che premiava i bomber più prolifici e i portieri meno battuti di tutte le categorie. Ci teneva sempre a sottolineare che i riconoscimenti erano oggettivi, non soggettivi, nel senso che erano i numeri (gol realizzati e reti incassate) a stabilire i migliori. Lui stesso conduceva poi a fine stagione la cerimonia di premiazione, che per tanti anni è stato un appuntamento imperdibile per il mondo del Carnico. E lo faceva con una passione che negli anni non è mai venuta meno. Perché Mario era davvero innamorato del Carnico, bastava sentire come ne parlava per averne conferma.
I funerali avranno luogo martedì 10 dicembre alle ore 15:30 nella chiesa parrocchiale Sant’Andrea Apostolo a Paderno, giungendo da “La Quiete” di Udine.
Permettetemi in questa occasione un ricordo personale, perché nel 1991 è stato lui a chiedermi se volevo collaborare con il Gazzettino per il Carnico, io che fino a quel momento non avevo mai scritto un articolo. Quindi Mario Clocchiatti (così come per la radio Renato Damiani), ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. Aggiungo che chiacchierare con lui era sempre un grande piacere.
Grazie di tutto Mario. E buon viaggio.
(in copertina la Moggese 1962, con Mario Clocchiatti primo in alto da destra)